Trib. Milano: Sentenza legge 3/2012 del 28.12.19. Liquidazione del Patrimonio. Debiti stralciati euro 188.000.

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LA STORIA DEL SOVRAINDEBITAMENTO

La storia di Andrea (nome di fantasia) è la storia di uno dei tanti padri di famiglia che a causa di una lunga e travagliata crisi matrimoniale, si è trovato un una situazione di sovraindebitamento.

Andrea iniziava nel 2010 una lunga causa di separazione giudiziale con la moglie avanti al Tribunale di Milano. La causa, durata fino al 2017, aveva come oggetto del contendere l’addebito della separazione e la determinazione della misura del mantenimento in favore della moglie e delle figlie.

La causa si concludeva con l’assegnazione della casa coniugale alla moglie e con la determinazione di un cospicuo assegno di mantenimento a carico di Andrea. Per pagare le spese legali e per trovarsi un alloggio Andrea, medio tempore, era costretto a stipulare alcuni finanziamenti.

Dopo l’assegnazione della casa, la ex moglie cessava di pagare il relativo mutuo e andava a vivere con il suo nuovo compagno.  Dopo un anno la Banca risolveva il contratto di mutuo e avviava il pignoramento immobiliare.

Andrea trovandosi in una situazione di sovraindebitamento, decideva di rivolgersi all’Organismo di Composizione della Crisi di Milano di Protezione Sociale Italiana per risolvere la propria situazione di crisi  www.occmilano,com 

PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO CON BANCHE E FINANZIARIE 

Andrea ha offerto per risolvere la propria situazione di sovraindebitamento pari ad euro 188.000,00 – nel procedimento di composizione della crisi ex legge 3/2012 NRG 132/2019 – il ricavato della vendita all’asta dell’ immobile e una quota mensile del proprio stipendio di macchinista ferroviario pari a 326 euro.

LA SENTENZA DI SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012

Con sentenza del 28.12.2019, il Tribunale di Milano – giudice dott. ssa Vincenza Agnese- ha aperto la liquidazione del patrimonio di un impiegato a tempo indeterminato  avente una esposizione debitoria con Banche e finanziarie pari ad euro 188.000.

La sentenza consente ad Andrea di risolvere il debito complessivo offrendo ai creditori il ricavato della vendita dell’immobile all’asta e di una quota mensile del proprio stipendio pari a 326 euro.

Il debitore otterrà il beneficio dell’esdebitazione decorsi 4 anni dal decreto di apertura della liquidazione del patrimonio con separato provvedimento del Giudice.

Il gestore della crisi di Protezione Sociale Italiana che ha gestito il caso è l’avv. Valentina Bavetta

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