STRALCIATI € 193.500,00 DI DEBITI ACCUMULATI DA UNA COPPIA DI CONIUGI CHE HA ESERCITATO PER 20 ANNI UNA PICCOLA ATTIVITà COMMERCIALE DI BAR/TABACCHI CON SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MONZA DEL 06.11.2019.

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LA STORIA DEL SOVRAINDEBITAMENTO

La storia di Luca e Chiara (nome di fantasia) è la storia di una coppia di coniugi che ha esercitato  per 20 anni una piccola attività commerciale di bar/tabacchi nel Comune di Cinisello Balsamo e che – a causa della crisi – non è più riuscita a pagare i debiti assunti.

La crisi è stata determinata da alcuni furti subiti e dall’apertura di numerosi bar da parte di imprenditori di nazionalità cinese.  Luca e chiara sono stati costretti a cessare l’attività a causa della forte riduzione dei prezzi applicata dai concorrenti cinesi. Questa circostanza non ha consentito ai coniugi di sostenere le spese di gestione del bar.

Luca e Chiara dopo aver venduto la licenza e i relativi beni mobili, hanno cercato un lavoro. Tuttavia a causa dell’età hanno trovato solo lavori saltuari che gli permettono di sopravvivere con dignità. In questa situazione i coniugi hanno deciso di rivolgersi all’ Organismo di Composizione della Crisi di Sesto San Giovanni di Protezione Sociale Italiana www.occmonza.com

PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO CON  BANCHE E FINANZIARIE

I coniugi hanno offerto – per risolvere la propria situazione di sovraindebitamento pari ad euro 193.500 nel procedimento di liquidazione del patrimonio ex legge 3/2012  NRG 18 + 19/2019 – la somma derivante dalla vendita all’asta di una piccola auto rimessa di proprietà del marito e di quota di un immobile ricevuto in eredità dalla moglie, per la somma di euro 45.000. 

LA SENTENZA SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012

Con sentenza del 6.11.2019 il Tribunale di Monza – giudice dott.ssa Caterina Giovanetti  – ha dichiarato la liquidazione del patrimonio di una coppia di coniugi  avente una esposizione debitoria di euro 193.500.  con Banche e finanziarie derivante da una precedente attività di bar/tabacchi.

Il decreto consente al nucleo familiare di stralciare il debito complessivo offrendo ai creditori il ricavato della vendita all’asta di una piccola rimessa per automobili e della quota di un immobile ricevuto in eredità per la somma di euro 45.000.

I coniugi otterranno il beneficio dell’esdebitazione decorsi 4 anni dal decreto di apertura della liquidazione del patrimonio con provvedimento del Giudice.

Il gestore della crisi di Protezione Sociale Italiana che ha gestito il caso è il dott. Giuseppe Giampaolo

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