Madre divorziata stralcia € 123.000 di debiti con Sentenza legge 3/2012 del 04.02.20. Liquidazione del Patrimonio.

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LA STORIA DEL SOVRAINDEBITAMENTO

La storia di Tiziana (nome di fantasia) è la storia di una madre divorziata che a causa della cassa integrazione e del mancato pagamento degli alimenti ai figli da parte dell’ex marito si è trovata in una situazione di grave crisi economica e finanziaria.

Tiziana iniziava a lavorare sin da subito come operaia specializzata. Dopo poco tempo si sposava e aveva due figli. L’ultimo con una grave invalidità. Dopo diversi anni, a causa di maltrattamenti, Tiziana otteneva la separazione giudiziale con assegnazione della prima casa e obbligo dell’ex marito al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli. L’ex marito sin da subito smetteva di pagare le rate del mutuo sulla prima casa e di versare l’assegno di mantenimento dei figli. Successivamente Tiziana subiva la Cassa integrazione.

Tiziana, trovandosi in una grave situazione di crisi , decideva di rivolgersi all’ Organismo di Composizione della Crisi di Bergamo di Protezione Sociale Italiana per risolvere la propria situazione http://www.occbergamo.com

PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO CON BANCHE, FINANZIARIE E COMUNE

Tiziana ha offerto per risolvere la propria situazione di sovraindebitamento con banche e finanziarie pari ad euro 123.000,00 – nel procedimento di composizione della crisi ex legge 3/2012 NRG 4/2020 – il ricavato della vendita all’asta dell’immobile in comproprietà con l’ex marito per un valore stimato di euro 50.000.

LA SENTENZA DI SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012

Con sentenza del 4.2.2020, il Tribunale di Bergamo – giudice dott. Giovanni Panzeri – ha aperto la liquidazione del patrimonio di una madre di famiglia avente una esposizione debitoria con Banche e finanziarie pari ad euro 123.000. La sentenza consente alla debitrice di risolvere la situazione di sovraindebitamento offrendo ai creditori l ricavato della vendita all’asta dell’immobile in comproprietà con l’ex marito per un valore stimato di euro 50.000.

Il debitore otterrà il beneficio dell’esdebitazione decorsi 4 anni dal decreto di apertura della liquidazione del patrimonio con separato provvedimento del Giudice.

Il gestore della crisi di Protezione Sociale Italiana che ha gestito il caso è il dott. Antonio Grassi

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