CANCELLATI € 208.570,00 DI DEBITI ACCUMULATI DA UN SOCIO ACCOMANDATARIO DEL SETTORE COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI CON SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MILANO DEL 03/09/19.

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LA STORIA DEL SOVRAINDEBITAMENTO

La storia di Marco (nome di fantasia) è la storia di un piccolo imprenditore che ha costituito una società in accomandita semplice specializzata nella costruzione e manutenzione di impianti elettrici. Tuttavia, a causa della crisi del settore edilizio e del fallimento di alcuni clienti, Marco è stato costretto a cessare l’attività senza riuscire a far fronte agli impegni assunti.

Marco  iniziava a lavorare sin da giovane come elettricista e decideva di costituire con il socio una società in accomandita semplice specializzata nel settore degli impianti elettrici. Dopo diversi anni il socio accomandante si ritirava e Marco decideva di continuare l’attività e la società con la moglie.

A partire dal 2009 – a causa della crisi del settore edilizio e di alcuni gravi problemi di salute – Marco  non riusciva più a far fronte agli impegni assunti con i fornitori e con il fisco. Dopo aver immesso ulteriore liquidità in azienda per pagare i debiti, Marco decideva di cessare l’attività e di trovare un lavoro a tempo indeterminato per sostenere la famiglia.

Marco, trovandosi in una situazione di sovraindebitamento  con Banche, finanziarie ed Agenzia delle Entrate decideva di rivolgersi all’Organismo di Composizione della Crisi di Milano di Protezione Sociale Italiana http://www.occmilano,com

PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO CON BANCHE, FINANZIARIE E AGENZIA ENTRATE

Marco ha offerto per stralciare la propria situazione di sovraindebitamento pari ad euro 208.570,00 – nel procedimento di composizione della crisi ex legge 3/2012  NRG 107/2019 – la somma derivante dalla vendita alla’asta della casa il cui valore è attualmente pari ad euro 54.000.  Marco da un lato perderà la casa (già comunque all’asta) ma dall’altro si libererà da tutti i debiti contratti come socio accomandatario.

LA SENTENZA SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012

Con sentenza del 3.9.2019 il Tribunale di Milano – giudice dott. ssa Guendalina Pascale –  ha aperto la liquidazione del patrimonio del socio accomandatario,  avente una esposizione debitoria di euro 208.570,00 con Banche, finanziarie e Agenzia Entrate per debiti derivanti dallo svolgimento di una precedente attività d’impresa . La sentenza consente al debitore di stralciare il debito complessivo offrendo ai creditori il ricavato della vendita all’asta di un immobile.

Il gestore della crisi di Protezione Sociale Italiana che ha risolto il caso è il dott. Alessio D’Oca

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